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Omar di Felice protagonista della Transiberica 2018 con l’orologio sportivo Suunto 9

Sports — 8 ottobre 2018

Omar di Felice protagonista di Transiberica 2018 con l'orologio sportivo Suunto 9

TRANSIBERICA 2018, UNA GARA OLTRE...

"Chiamare 'gara' un'esperienza di 3.500 km può essere fuorviante, a tratti riduttivo. Sarà una lunga avventura attraverso la Penisola Iberica condividendo sconforto, fatica, gioie e panorami con gli altri coraggiosi che hanno scelto di passare il loro settembre "a spasso" tra Spagna e Portogallo!", scrive così in un post su Facebook l'Ambassador Suunto Omar Di Felice, che il 14 settembre ha messo la firma su un'altra straordinaria impresa: la Transiberica 2018. Una gara straordinariamente atipica, per pochi, eroici, stoici, che amano spingersi al limite delle personali doti fisiche. Non potevamo anche questa volta non rivolgere alcune domande a Omar...

Omar di Felice ultracycling con l'orologio sportivo Suunto 9

Un altro podio anche in questa gara. 3500 km e 40.000 metri di dislivello. Conoscevi già questi luoghi?


"A dire il vero li conoscevo molto poco, se si fa eccezione per la parte francese del percorso fino ad Andorra. Per il resto è stata una scoperta continua, chilometro dopo chilometro".

Omar di Felice ambassador Suunto alla Transiberica 2018

 

Dopo i ghiacciai dell'artico e dell'Islanda in solitaria la Transiberica. Come ti sei preparato a questa gara?


"In realtà non mi sono preparato affatto: ero già in ferie e stavo pianificando proprio le attività invernali quando, pedalata dopo pedalata al mare, dove ero in fase di relax, sentendo una buona condizione e delle energie mentali ancora fresche, mi sono detto 'perché non accettare una nuova sfida?' Ho deciso di partire solamente pochi giorni prima del via, motivo per cui anche la trasferta è stata del tutto improvvisata, con un lunghissimo viaggio in auto direzione Bilbao anziché un ben più comodo volo aereo".

 

Omar di Felice pedala con l'orologio gps Suunto 9 in ogni condizione meteorologica

La gara si è svolta in totale autonomia anche dal punto di vista della scelta della strada da seguire. Ti sei sentito più libero in questo modo o quest'autonomia ti ha creato preoccupazione?


"Proprio la scelta delle strade, per me, era l'incognita più grande. In virtù del fatto che non conoscevo minimamente ciò che avrei dovuto affrontare, ho tracciato utilizzando i classici software cui mi affido solitamente, ma senza possibilità di sopralluoghi o verifiche delle strade. Motivo per cui, ad esempio, rispetto al vincitore ho pedalato 80 km in più, ma sarebbero stati ancora di più se a un punto della gara non mi fossi fermato e avessi iniziato a studiare dal tracking quali fossero le strade che lui stava percorrendo! Ma, soprattutto, mi sono imbattuto in due tratti di sterrato di cui uno di 50 km che mi hanno fatto perdere moltissimo tempo".

Una velocità media di 20,7 km. Quali sono stati i tratti più impegnativi del percorso?


"Senz'altro i numeri sono la cartina al tornasole di ciò che è stata questa gara: una vera e propria battaglia tiratissima attraverso le ventose e caldissime lande spagnole. L'attraversamento di Andalucia e Murcia sono stati i tratti più difficili da gestire: alcuni errori di strada, gli sterrati, e la temperatura costantemente prossima ai 40°C hanno messo a dura prova anche la resistenza mentale".

 

Omar di Felice si affida all'autonomia dell'orologio sportivo Suunto 9 per le gare di ultracycling

12 giorni intensi, sei arrivato a pedalare anche 20 ore il primo giorno. Come hai gestito la fatica?


"Sapevo che i problemi più grandi sarebbero derivati dagli effetti della privazione del sonno. Per questo avevo deciso preventivamente, proprio perché, non avendo un'ammiraglia al seguito non avrei avuto modo di fermarmi in caso di sonno improvviso, rendendo anche rischiosa il tipo di esperienza, che avrei pedalato non stop 24 ore solamente il primo e l'ultimo giorno. Per il resto ho cercato sempre di accorpare le soste in un'unica pausa sonno di 2h30-3h. Così facendo ero sicuro di poter dare il meglio di me durante tutto l'arco della giornata, avendo accumulato il sonno necessario per pedalare, anziché adottare la tecnica dei microsonni ripetuti durante la giornata a intervalli più regolari".

 

Omar di Felice utilizza in bici l'orologio da ciclismo di lunga durata Suunto 9

Come hai gestito l'autonomia del tuo orologio multisport Suunto 9?


"Se devo essere sincero è stata una vera e propria scoperta la durata della batteria del mio orologio digitale sportivo Suunto 9! Potendo contare su una durata a pieno GPS di circa 24-26 ore, ho avuto modo di utilizzarlo caricandolo solamente lo stretto necessario durante le pause. Lo stesso dicasi per la gestione della memoria, il che mi ha consentito di caricare la traccia completa del percorso svolto".

Omar di Felice in una delle brevi soste durante la Transiberica 2018

Ci racconti dove hai dormito, come ti sei organizzato?


"Ogni giorno quando partivo dopo la pausa sonno facevo una stima approssimativa di quanti chilometri sarei riuscito a pedalare e, di conseguenza, lungo il percorso utilizzando alcune applicazioni del mio telefono, cercavo strutture, come ostelli, aree di servizio attrezzate, motel, dove poter riposare 2-3 ore la sera. Sicuramente ho perso qualche minuto in più rispetto a un sonno improvvisato su una panchina o in qualche parco, cosa che non mi sono fatto mancare, però, in alcune situazioni di emergenza; ma il potere rigenerante di una doccia, e di una pausa su un letto vero, è impagabile e vale la mezzora in più che perdevo ogni giorno rispetto a soste più improvvisate".

Il paesaggio che ti ha lasciato senza parole?


"Ho il rammarico di aver scalato il Pico de Veleta, la strada asfaltata più alta di Europa con i suoi 3390 metri sul livello del mare, in piena notte, non potendo godere del panorama su tutta l'Andalucia fino alle coste del nord-Africa. Per il resto le Asturie mi hanno offerto alcuni degli scorci più belli".

 

Omar di Felice pedala notte e giorno guidato dal suo orologio gps Suunto 9

Il momento più sorprendente della gara?


"Ne potrei raccontare molti. La ripartenza dal pronto soccorso dopo un forte attacco allergico che pensavo avrebbe messo fine alla mia gara, però, è stato il momento in cui ho capito che, se avessi superato anche quella enorme difficoltà, avrei potuto cullare il sogno di concludere la gara".

Il pubblico come ti ha sostenuto?


"È stato meraviglioso raccontare in diretta sui social l'avventura e vedere quanto la gente si sia appassionata insieme a me! È stato il carburante in più in alcuni momenti di grande difficoltà. Lungo la strada tantissimi appassionati, seguendo il puntino sulla mappa del tracking online, è scesa per un incitamento o per una foto. Piccoli gesti che, però, hanno un potere rigenerante unico per chi si trova in condizioni di fatica estrema da giorni interi".

Sui social hai scritto "11 giorni fa devo essermi addormentato e aver iniziato a sognare... di questo sogno ricordo che pedalavamo senza fermarci mai". Il prossimo sogno?


"Ne avrei moltissimi ma, come dopo ogni 'battaglia' la cosa più giusta da fare è riordinare le idee e godersi un po' di meritato riposo prima di affrontare la nuova stagione invernale".

 

Omar di Felice conclude sul podio la gara di ultracycling Transiberica 2018

E di nuovo hai commentato quest'esperienza con il post "Poi niente, come ogni mattina ho collegato il mio orologio GPS Suunto 9 al computer e di colpo ho scoperto che non era un sogno. Io avevo davvero realizzato questa cosa..." come ti ha accompagnato Suunto in questa impresa?


"Ha scandito i ritmi delle mie giornate, dandomi 'i tempi'. La funzione 'alba e tramonto' mi ha aiutato a capire le ore di luce e quelle di buio che avrei affrontato e che erano molto variabili considerando che il giro passava da est ad ovest e da sud a nord molto velocemente. Per il resto mi ha fornito la traccia definitiva che, se vista ora, a mente fredda, mi da l'effettiva prova di ciò che ho realizzato".